non sentite anche voi odore di bosco….che meraviglia!
Il fotografo di alberi…
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Il mio nuovo blog
Per non abbandonare questa attività che in Polonia mi ha dato tante soddisfazioni, ecco il mio nuovo blog:
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Post inappropriato ma necessario!
Ebbene si, inappropriato perchè io non vivo più a Cracovia, come recita il titolo!
Il ritorno a Torino è stato un po’ triste! Meno male che mi è venuta a prendere all’aeroporto Elena che così mi ha dato un caloroso bentornato! Diciamo che anche la temperatura, i soliti 30 gradi con afa, hanno contibuito ad alimentare questo calore! Se penso che li al mattino avevo dovuto indossare una giacchetta perchè la temperatura era scesa un pochino a causa di un po’ di nuvole! Ma man mano che passano i giorni mi accorgo di tante piccole cose che mi mancano. Mi mancano i miei percorsi quotidiani, il lungo viale alberato che mi portava da casa al capolinea del mio caro tram n°50, la palestra con la mia istruttrice preferita, Ania e il suo collega Przemek, istruttore di pilates, di cui mai dimenticherò il lato B, veramente notevole!
E poi la “makrela” affumicata (un pesce) che la mia cara Karolina mi faceva sempre trovare quando la andavo a trovare, quante volte ho approfittato della sua ospitalità! Ma è stato così bello! e le nostre sere a guardare la tv italiana, avevamo l’appuntamento fisso del giovedì con Don Matteo e successivamente quello con Tutti Pazzi Per Amore. E se penso che per tornare a casa prendevo puntualmente il bus notturno, alle 23.45, e poi quasi un’ora di viaggio, con qualunque tempo, neve, gelo, pioggia! Avreste dovuto assistere alla vestizione…ossia mettersi addosso tutti gli strati possibili! 4 calze, 2 guanti, sciarpa, due cappelli, canottiera di lana, pile e così via…
Mi manca la cortesia e la gentilezza dei polacchi, il loro affetto anche se c’è voluto tanto per ottenerlo! 🙂 Mi mancano i gentiluomini che ti aprono le porte persino dell’ascensore e che aspettano che tu donna sia salita sull’autobus prima di salire loro! Lì naturamente non c’è neanche da chiedere aiuto, quando si ha un grosso bagaglio da mettere sulla cappelliera…è ovvio che qualcuno si offra di aiutarti! Ma dove sono finiti gli uomini così!
E poi mi mancano tanto i bambini e i maestri miei colleghi nel centro giovani! Il mio preferito Jeremi, 5 anni, che era un bambino speciale, che sapeva sempre cosa voleva fare, indipendente e autosufficiente, mai visto fare un capriccio, era sempre sorridente ed entusiasta! l’ultimo giorno mi ha salutato dandomi la mano…che tenero! Sarei proprio curiosa di vedere cosa diventarà da grande, io credo un grande artista! Naturalmente Iza la maestra di arte e mia vera insegnante di polacco, tutto quello che ho imparato è grazie a lei e alle infinite chiaccherate che ci facevamo…quando io non parlavo niente polacco e lei niente inglese…eppure ci capivamo!
Questi nove mesi sono stati un’esperienza meravigliosa e io consiglio a tutti, se si ha la possibilità, di farla! European Voluntary Servise (EVS) oppure Servizio Volontario Europeo (SVE) in italiano, e se volete cominciare subito la ricerca del vostro progetto ecco il database che li raccoglie tutti.
Bhe insomma basta con la nostalgia. Bisogna andare avanti…ma sento di avere ancora una piccola missione prima di chiudere questo blog (chissa forse per cominciarne un’altro!) e cioè scrivere una mini guida su Cracovia.
Pensavo di seguire la struttura classica di una guida, piccola introduzione storica (molto piccola). Poi una top ten dei luoghi da visitare se si ha solo un week end a disposizione e poi di seguito bar e ristoranti che ho personalmente provato e che consiglio.
Per ora è solo un progetto…ma spero di realizzarlo, tornate a trovarmi per vedere se ce l’ho fatta! 🙂
Pubblicato su Uncategorized | Tag:comunità Europea, evs, sve, volontariato europeo, Youth in Action Program
Lunedì 5 luglio: 123 visualizzazioni!!
wow, volevo condividere questo evento con voi, ieri questo blog ha avuto 123 visualizzazioni…un numero record! Che soddisfazione!
Ormai è arrivato il mio penultimo giorno qui in Polonia. Oggi era il mio ultimo giorno in palestra…quanto mi mancherà! negli ultimi mesi andavo 3 volte alla settimana, mi piaceva troppo e non volevo perdere neanche un’occasione. Ho già pensato che tornata in Italia vorrei continuare a correre…ma poi ho visto le temperature…ma stiamo scherzando!! giusto alle 4 del mattino potrei correre! c’è qualcuno che viene con me?
Qui il tempo è bellissimo, finalmente. Caldo e sole tutti i giorni, con qualche pioggerellina o temporale ogni tanto. Ma è quel caldo sui 26-27 gradi che quando ti siedi all’ombra di un albero si sta da Dio. Anche questo mi mancherà.
Comunque da lunedì 12 credo che sarò fissa a Torino quindi spero di rivedervi tutti.
Probabilmente non avrò altra occasione di scrivere quindi:
Pa pa Polonia, Dzięnkuję bardzo!
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Festival di Cultura Ebraica di Cracovia
Questo è davvero uno degli eventi più importanti che si svolge qui a Cracovia e attira visitatori da tutte le parti del mondo, soprattutto ebrei ovviamente e soprattutto dagli USA e da Israele. Per una settimana tutto il quartiere ebraico, Kazimierz, è un pullulare di eventi e incontri, corsi di lingua Yiddish, di danze tradizionali, di gioielleria iemenita, di cucina, incontri su vari temi tra cui “Dio ha un senso del’umorismo?L’umorismo ebraico”, visite alle sinagoge, concerti di Klezmer, la tradizionale musica ebraica di cui avevo già parlato in un post precedente.
Ieri sera c’è stato il tradizional concerto gratuito che chiude il festival, è chiamato il Woodstock ebreo! La location era la splendida via Szeroka, per l’occasione svuotata dalle fastidiose macchine che vi parcheggiano generalmente, illuminata come non mai, e completamente piena di gente! Il concerto è una vera e propria maratona di musica, che va avanti ininterrottamente dalle 18 sino abbondantemente dopo la mezzanotte. Il gruppo di punta di questa edizione erano i Rodriguez Cuban Jewish Allstar, virtuosi di salsa e cha-cha in stile Klezmer. Oltre a loro anche gruppi da Israele, Ungheria, Ucraina. Mitici anche i rabbini che hanno cantato delle preghiere, il più incredibile quello americano con una voce e un timbro da far invidia a Michael Bublè!
Sentite un po’…
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Visita a Wrocław a caccia di gnomi!
Curiosa è l’origine di questa idea. La leggenda vuole che, agli inizi degli anni 80, iniziarono ad apparire sui muri della città dei graffiti di gnomi al posto degli slogan anti-autorità cancellati dal regime. Erano opera degli iscritti all’Alternativa Arancione, un movimento artistico sotterraneo di opposizione, che voleva in questo modo ridicolizzare i comunisti al potere e spezzare il cerchio di terrore imposto con l’introduzione della Legge Marziale. Col crescere dellla protesta anche nelle altre città, gli gnomi sono diventati sempre più popolari, fino a far parlare di una vera e propria Rivoluzione degli Gnomi. Con la caduta del comunismo, nel 1989, hanno terminato l’attività e nel 2005 vennero realizzati i primi gnomi dall’artista polacco Tomasz Moczek.
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Naturalmente oltre ai simpatici gnometti c’è molto altro. La città di Wrocław (che si legge Vrozuav) è davvero carina. Ha una storia interessantissima ma complicatissima, ha cambiato bandiera tantissime volte attraverso i secoli così come anche nome, sino alla 1945, era tedesca e si chiamava Breslau, da cui Breslavia con cui noi la conosciamo e solo da allora è tornata, dopo quasi 300 anni è tornata alla Polonia.
Tutto questo si vede nella varietà di forme delle sue architetture. E’ anche la città più calda della Polonia, per non si sa bene quale motivo geografico!
Sicuramente è una città che non delude, vi garantisco che vale proprio la pena visitarla, lo slogan di promozione dice tutto….Wroclaw, the meeting place!
Lo sapevate che Schindler’s List è ambientato a Cracovia?
Infatti è così, anche io non lo sapevo ma tutta la storia di Schindler’s List è successa a Cracovia, e qui c’è ancora la sua fabbrica, non è invece rimasto più nulla del campo di concentramento dal quale provenivano i suoi operai.
Oggi sono andata a visitare il nuovissimo e appena aperto museo all’interno della fabbrica. Ho aspettato tutti e nove i mesi per vederlo e vi dico che davvero ne valeva la pena, finalmente un museo all’altezza di una città internazionale e così turistica. Un museo molto suggestivo, ricco di suoni, video, immagini, musiche, luci e buio. Il museo non è solo sulla storia della fabbrica, a cui anzi è dedicata una sola stanza, ma bensi sulla storia e vita a Cracovia al tempo dell’occupazione tedesca durante la seconda guerra mondiale. A partire dal giorno dell’entrata dei soldati tedeschi a Cracovia, alla “germanizzazione” della città, ai progetti realizzati nella città, per arrivare alla realizzazione del ghetto, alla vita quotidiana, al campo di concentramento…insomma tante ma tante informazioni e documenti. Molto bella è la stanza dedicata al ghetto, dove è stato ricostruito il muro che circondava il ghetto…volutamente a forma di lapidi…sul quale sono esposte lettere e documenti scritti da chi ha vissuto quei giorni, dai bambini…e una di queste lettere era di un bambino di 8 anni di nome Roman Polanski.
L’obiettivo dei tedeschi era di conquistare la Polonia e abitarla, per questo tutti i nomi delle strade vennero tradotti in tedesco e addirittura la lingua ufficiale divento il tedesco! E la piazza centrale di Cracovia, il Rynek Glowny che significa mercato centrale diventò in quegli anni…piazza Adolf Hitler!
Il museo mi è piaciuto davvero molto e spero che tutti quelli che capiteranno magari per caso su questo post ne siano uncuriositi e lo inseriscano tra le mete di un futuro viaggio.
Intanto ecco qualche foto
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Visita a Ojców
Nonostante le brutte premessa di una giornata di pioggia e di freddo io e Karolina non ci siamo fatte scoraggiate e ci siamo date alla gita fuori porta!A 30 km da Cracovia verso nord/ovest, uscendo completamente dalla città, ci si ritrova all’interno del più piccolo parco nazionale della Polonia, caratterizzato dalle enormi rocce e caverne. Tra boschi, valli e colline si trovavano diverse fortificazioni e castellucci e oggi ne abbiamo visitati due. Il primo si chiama Pieskowa Skała, più volte rimaneggiato, ospita una interessante carrelata di oggetti, arredi e quadri che tracciano un panorama generale dell’arte nelle diverse epoche storiche, dal gotico al art nouveau. Proprio vicino al castello si trova il simbolo del parco nazionale, la cosiddetta clava di Ercole, una roccia che sembra proprio una clava alta 23 mt! a 7 km si trovano poi le rovine del castello di Ojcow di cui rimane intatta solo la torre. Abbiamo visitato anche il villaggio che ormai è solo un susseguirsi di case da affittare per le vacanze e chioschi di souvenir o bar. La cosa più curiosa che ho visto è la casupola della fermata dell’autobus, tradizionale costruzione in legno che qui si chiama Skansen, che ingloba dentro di se….un albero! meraviglioso!
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Pubblicato su Turismo | Tag:castello, ojców, parco nazionale, pieskowa skala, zamek
Torta col il rabarbaro
Happy birthday to you
Oggi….ops…ieri veramente….era il compleanno di Luca,
il mio fratellino…ma ormai -one data l’età e le dimensioni!
…. e allora con qualche ora di ritardo…TANTI AUGURONI!!!!
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